Miniere in Val del Riso

Del passato minerario, il paesaggio conserva tre elementi evidenti:

  • gli ingressi alle miniere,
  • le laverie (piccoli edifici in cui si trattavano i minerali estratti)
  • e le teleferiche che servivano per il trasporto delle merci.

Le miniere sono state chiuse nel 1982, ma non sono state completamente sfruttate.

Con i materiali estratti dalle miniere, tra cui la marrone blenda, l’argentea galena e la calamina, si formavano lo zinco, il piombo e l’acido solforico.

 

Il lento declino

Nel 1969-70 con la chiusura di cantieri alti alla “Plassa” e con lo smantellamento della teleferica che portava il minerale dalla Val Parina in Val del Riso, iniziò la lenta agonia della miniera.

Vennero introdotti nuovi macchinari (potenti perforatrici ad acqua) e numerosi vagoncini elettrici efficienti e silenziosi.

Venne aperta anche la strada di collegamento con Ponte Nossa, dove era stato aperto un grande stabilimento per il trattamento dello zinco, ma fu tutto inutile.

Le prime lettere di licenziamento arrivarono nel 1980, seguirono allarme, manifestazioni e scioperi.

Nel 1982 tutto era finito.

Dopo oltre cent’anni la Val del Riso era restituita alla natura.

La miniera tra poco sarà solo un ricordo, lentamente i vecchi minatori non ricorderanno più e le nuove generazioni non sapranno mai se qualcuno non si affretterà a conservarle.

 

Progetti di salvaguardia

Il progetto è nato per salvaguardare la cultura mineraria e le numerose strutture presenti sul territorio e si è concretizzato con la realizzazione di un “Consorzio Minerario Val del Riso- Val Parina” che coinvolge i tre comuni della Valle: Gorno, Oneta e Oltre il Colle, oltre all’ente gestore della concessione mineraria e all’agenzia del parco minerario della Val Trompia, esperta in materia.

Obiettivo del consorzio è attivare un progetto che porti a riqualificare e valorizzare le aree minerarie e le relative strutture. Verranno allestiti musei, predisposti itinerari guidati nelle miniere, recuperati i vari siti presenti sul territorio.